lunedì 10 novembre 2014

Morire per il distacco dell'acqua

Riceviamo questo testo da parte del Forum Acqua Valdera e pubblichiamo volentieri.

Segnaliamo due tragiche notizie, prese dalle cronache di questi giorni, che fanno comprendere bene quale sia la posta in palio nella lunga lotta per il riconoscimento dell’acqua come diritto dell’umanità.
La prima ci viene dalla lontana Detroit, città di oltre 700 mila abitanti colpita pesantemente dalla crisi, nella quale negli ultimi due anni è stata staccata la fornitura d’acqua ad oltre 45.000 famiglie; ci si è dovuti rivolgere alla Commissione ONU per i diritti umani.
La seconda invece ci arriva dalla vicina Sicilia, dove ad un pensionato che non riusciva più a pagare le bollette dell’acqua l’azienda privata ha inviato degli operai per sigillargli il contatore; il pensionato è stato colpito da un infarto ed e morto poco dopo.
Due notizie che ci devono far riflettere. Ma soprattutto non devono demoralizzarci, anzi devono darci la spinta per continuare la nostra difficile ma giusta battaglia per l’affermazione dell’acqua come bene comune. Perché l’acqua è vita, e non possiamo accettare che la nostra vita sia gestita da logiche di profitto. Andiamo avanti, in barba ai “manager” da oltre 150 mila euro all’anno che vaneggiano senza vergogna di “spessa coltre ideologica“.

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