venerdì 19 dicembre 2014

Approvata l'istituzione del registro delle Unioni civili

Nel Consiglio Comunale del 18 dicembre, i gruppi PD-Sel e Calcinaia Insieme per il Bene Comune, con il parere favorevole dell’Amministrazione Comunale, hanno approvato una mozione congiunta che impegna all’istituzione del registro delle unioni civili.

La comunità calcinaiola, al pari di quella italiana, è caratterizzata dal crescere di forme di legami affettivi che non si concretano o non si possono concretare nell'istituto del matrimonio e che si denotano per una convivenza stabile e duratura .

Entrambi i gruppi sono consapevoli che  sul tema sarebbe necessaria una legge statale, più volte annunciata e mai varata, ma al tempo stesso concordano che, per quanto di competenza , sia opportuno  un regolamento volto al superamento di situazioni di discriminazione e  a favorire l’integrazione delle unioni civili nel contesto sociale, culturale ed economico del territorio.

Per unioni civili si intenderanno i nuclei composti da due persone maggiorenni,dello stesso sesso o di sesso diverso, coabitanti basati su un vincolo affettivo inteso come reciproca assistenza morale e materiale.

All’interno del Comune, chi si iscrive al Registro sarà equiparato al parente prossimo del soggetto con cui si è iscritto ai fini della possibilità di assistenza e, su richiesta degli interessati, sarà rilasciato un attestato di unione civile per gli usi necessari al riconoscimento di diritti e benefici previsti da atti e disposizioni dell’ Amministrazione Comunale.

Su molte questioni i due gruppi proponenti hanno idee e posizioni diverse ma entrambi sono molto soddisfatti per il risultato raggiunto su un tema che li accomunava  e auspicano che l’esperienza possa ripetersi in futuro.

lunedì 15 dicembre 2014

Un contributo da Calcinaia per cambiare la Toscana dal basso

In previsione delle prossime elezioni regionali di primavera 2015 la nostra lista è stata recentemente coinvolta per creare una grande alternativa dal basso rispetto al governo di centrosinistra toscano.
Sebbene noi siamo attivi in un comune tutto sommato piccolo (Calcinaia ha circa 12.500 abitanti) il nostro risultato elettorale del 15,9% ottenuto a maggio scorso ci dà la consapevolezza della nostra rilevanza e con essa anche la responsabilità di dare un contributo per provare a cambiare la Toscana. Le politiche regionali hanno infatti una ricaduta concreta sulle condizioni di vita materiali dei nostri concittadini: dalla sanità al trasporto pubblico locale, dalla gestione dei rifiuti alle politiche occupazionali, fino alla gestione idro-geologica del territorio, le "decisioni prese a Firenze" hanno un impatto concreto sulle nostre vite. Tutte questioni sulle quali il governo di centrosinistra a guida PD ha imposto delle decisioni fortemente sbagliate, imprimendo una svolta liberista e risultando spesso la controparte di chi lotta nei territori per un vero cambiamento.
Nelle ultime settimane si stanno muovendo due percorsi politici regionali che ci hanno coinvolto e ai quali prestiamo massima attenzione. Da un lato un appello (firmato anche da alcuni di noi) promosso da diverse liste civiche "di cittadinanza" come la nostra che il 21 dicembre organizzeranno un'assemblea regionale, dall'altro il lavoro dei comitati toscani de l'Altra Europa che promuoveranno una propria assemblea il 20 dicembre. Noi parteciperemo con forte interesse a entrambe queste assemblee.
Il nostro modesto parere è che questi due percorsi dovranno provare a intrecciarsi e unirsi, possibilmente facendolo nei tempi più rapidi possibili. La legge elettorale toscana da poco approvata, fra le altre cose, prevede uno sbarramento al 10% per le coalizioni e una soglia del 5% per le liste. Numeri che devono far riflettere seriamente sulla necessità di creare una "lista unica" che raggruppi tutti coloro che vogliono l'alternativa. Noi crediamo in realtà che nella nostra regione ci sia uno spazio elettorale, politico e sociale molto ampio per chi porta avanti le nostre battaglie e che quindi questi sbarramenti non debbano farci paura. Ma la necessità di creare una grande casa comune è data dall'opportunità di presentare, qui e ora, un progetto politico chiaro e coerente. La Toscana è la culla del renzismo, a cui però in molti nella nostra regione vogliono opporsi: solo un grande progetto unitario, nuovo e dal basso può essere il laboratorio dell'alternativa a livello locale ma anche nazionale. Non c'è spazio per alcuna divisione, che sarebbe anzi incomprensibile ai cittadini, oltrechè un favore troppo grosso per chi detiene le leve del potere.
E' con questo spirito unitario che noi parteciperemo alle prossime assemblee e riunioni regionali, provando a dare il nostro modesto ma speriamo prezioso contributo al cambiamento. Un'altra Toscana è possibile, proviamo a costruirla.